Il bivio del Vizioso
Da Admin on in


C’è un momento, davanti al BBQ, in cui anche il più convinto amante della brace si ferma a pensare.
Hai lì il tuo pulled pork, morbido, succoso, ancora caldo. Lo guardi, lo assaggi, e ti viene quella voglia di sporcarti ancora le mani: “E se ci facessi delle polpette?”
Ecco, è lì che arriva il bivio. Le fai tritate o le fai in purezza?
Due strade, due filosofie, stesso obiettivo: godere.
Da una parte c’è la via della polpetta tritata, quella del cuoco che vuole equilibrio e controllo.
Triti il pulled pork, lo mescoli con un uovo e un po’ di pangrattato, giusto per tenerle insieme senza coprire troppo il sapore della carne.
Formi le polpette, le lasci riposare qualche minuto e poi le friggi finché non diventano dorate e croccanti.
Piccole bombe di sapore, croccanti fuori e succose dentro. Uniformi, golose, perfette per uno street food che lascia il segno o per fare colpo sulla compagnia.
Una polpetta da vizioso con metodo, insomma.
Dall’altra parte, invece, c’è la polpetta in purezza. Qui si gioca un’altra partita: niente tritacarne, niente leganti, solo pulled pork vero, sfilacciato a mano, con le sue fibre e il suo bark croccante.
Lo compatti giusto quel tanto che serve per dargli forma, lo lasci baciare dal calore della piastra e aspetti che la crosta si formi.
Fuori croccante, dentro tenero, con ogni morso che racconta ore di fumo e pazienza. È la scelta del purista, di chi ama sentire la carne parlare da sola, senza filtri.
Alla fine, la verità è che non esiste una risposta giusta.
Ci sono solo due strade diverse per arrivare allo stesso posto: al piacere.
Quello vero, che ti fa chiudere gli occhi al primo morso e dire: “Ok, questa me la rifaccio.”
E tu, da che parte stai? Tritata o in purezza?
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